L- Georges Simenon: La neve era sporca
Seconda guerra mondiale; in una livida e fredda città nord-europea stretta nella morsa dell’occupazione nazista, il diciannovenne Frank Friedmeier, figlio della tenutaria di un bordello di lusso,ha una posizione invidiabile, e può permettersi vizi che la maggior parte degli adulti non sognano neppure.
Fiaccato da una vita priva di stimoli e complicazioni, e toccato dal clima decadente (1) nel quale è cresciuto, Frank decide di dimostrare la propria maturità (2) commettendo un terribile omicidio.
Eccitato dalla presenza del vicino Holst in qualità di testimone, Frank porta a termine il suo malsano progetto, accoltellando un molle ufficiale dell’esercito occupante.
Rimasto insoddisfatto della sua situazione, ed indispettito dalla propria impunità, Frank si lancia in una serie di azioni orribilmente immorali o criminose (accomunate da un’aria di “sfida” alla società intera che nasconde, male, degli ovvi intenti autolesionisti…), finché, una mattina, un uomo in impermeabile si presenta alla sua porta per scortarlo in una misteriosa prigione…
Frank è riuscito a forzare il destino, facendosi causa della propria morte, o la sua condanna è legata a cause indipendenti dalla sua volontà?
Scritto, nel 1951, “La neve era sporca” riflette, nello stile perfetto del Simenon più ispirato, alcuni aspetti critici dell’uomo occidentale moderno, posti orribilmente in risalto, e forse amplificati dalla guerra (finita da appena sei anni al momento della stesura del romanzo), e lo fa senza la pretesa di parlare “di” e “per” un’intera generazione, ma limitandosi al caso fittizio (psicologicamente credibile ed anzi iper-realistico) di Frank Friedmeier, costretto ad affermare il proprio esistere attraverso la violenza, e poi risucchiato in un vortice di azioni irrazionali e volgari scelte e compiute in maniera compiaciuta.
Scuro, freddo, doloroso.Uno dei migliori romanzi di Simenon.
Adattato per il teatro dallo stesso Simenon nel 1951, “La neve era sporca” è stato oggetto di un trasposizione cinematografica diretta da Luis Saslavsky, già nel 1952.
Il romanzo “La neve era sporca” di Georges Simenon, edito in Italia da Adelphi, è ora riproposto da Mondadori (che festeggia il centenario dalla fondazione con una serie di eccezionali ri-edizioni) in tiratura limitata e numerata, nella prestigiosa collana “Medusa”.
(1) Non si tratta tanto del bordello “di famiglia” gestito dalla madre di Frank, ma di quella mollezza decadente che letteratura e cinema hanno spesso attribuito agli ufficiali nazisti…
(2)I meccanismi ed i ritmi normali dell’educazione e della crescita sembrano sospesi sotto il peso della guerra, tanto da imporre al ragazzo una rottura violenta con la vita precedente...
Labels: Letteratura, Letteratura Francese, Letteratura Noir, Saslavsky, Simenon
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