L- Jean-Patrick Manchette: Fatale

Scritto nel 1977, Fatale è la storia della redenzione incompiuta ed impossibile della bella Aimée, divenuta killer un po’ per rabbia ed un po’ per caso, uscita incensurata da otto delitti, ed infine costretta a ravvedersi al contatto con la terribile realtà di una piccola città, nella quale, a dispetto (o per merito) delle piccole distanze e del basso numero di abitanti, le miserie e le ipocrisie del vivere borghese (1) sembrano amplificate in maniera intollerabile…
Lo stile è secco e scarno(2), la narrazione fluida e cinematografica (l’autore non dichiara mai, ma mostra…).
Ambientato in un piccolo universo completamente nero e marcio(3), irrimediabilmente condannato e realista in maniera quasi dolorosa Fatale è forse uno dei romanzi più radicali ed onesti di Manchette.
Il romanzo “Fatale” di Jean-Patrick Manchette è edito in Italia da Einaudi.
(1)Esemplare l’uscita di scena del ricco industriale, pronto a protestare la propria innocenza fino all’ultimo…
(2)In “Fatale” Manchette abbandona tutte quelle citazioni musicali che arricchivano, in maniera più o meno importante ed esplicita i romanzi precedenti (in “Posizione di tiro” si poteva ritrovare un vero e proprio sottofondo musicale, in “Principessa di sangue” una serie di citazioni Be-bop ed un omaggio a Clifford Brown e Richie Powell , in “Piccolo Blues” una esplicita riflessione sul “Cool Jazz” ) ; I personaggi, (coerentemente con il progetto dell’autore) sembrano non avere tratti fisici o caratteriali, vizi o abitudini, ma semplicemente posizioni economiche e sociali…
(3)La critica ha giustamente accostato
Labels: Dashiell Hammett, Jean-Patrick Manchette, Letteratura, Letteratura Francese, Letteratura Noir, Piombo e Sangue, Poisonville
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