Sunday, September 02, 2007

L- Jean Patrick Manchette: NADA

Un commando di terroristi composto da cinque uomini ed una donna organizza il rapimento dell’ambasciatore americano a Parigi; nonostante le mille precauzioni prese, e l’esperienza dei partecipanti, l’azione va storta, e, senza aver messo le mani sul riscatto, i terroristi si trovano barricati in una villa di campagna, circondati dalla polizia, e costretti ad accettare un tragico destino…

Assolutamente modernissimo nell’amara analisi dei rapporti tra fanatismo politico (quello nel quale, ci dicono, ogni concezione rivoluzionaria finisce per sfociare…) e deliberata violenza, tra idealismo, disillusione, cinismo, e semplice opportunismo(1), tra violenza dei singoli (per quanto organizzati), e violenza delle istituzioni (destinata a vincere nonostante il sacrificio dei protagonisti…), NADA ha comunque un andamento molto lineare, e piuttosto prevedibile; completamente sommerso dall’aspetto riflessivo/politico, il romanzo soffre un po’ per le carenze dell’intreccio, e, almeno da un punto di vista narrativo, non è da segnalare tra le opere più riuscite di Manchette.

Dal romanzo Nada di Jean Patrick Manchette è stato tratto (con la collaborazione dell'autore, in sede di adattamento) l'omonimo film(2) diretto da Claude Chabrol, ed interpretato da Fabio Testi (non del tutto credibile nei panni di un personaggio navigato e maturo come quello di “Bueneventura Diaz”) e Mariangela Melato.

Nada, di Jean-Patrick Manchette è edito in Italia da Einaudi.

Il film “Sterminate gruppo zero” di Claude Chabrol è distribuito da “mondo”, collezione “Cinema mon amour”.


(1) E d’altronde il tema non è del tutto nuovo nella storia del noir, tanto è vero che “La vita è uno schifo”, primo romanzo della trilogia nera di Léo Malet, prendeva per personaggio proprio un ex criminale politico, divenuto poi un semplice bandito…

(2) in Italia il titolo è stato fantasiosamente trasformato in “Sterminate Gruppo Zero



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