Sunday, October 21, 2007

L-Georges Simenon: La cattiva stella

“Erano degli uomini affamati d’una vita più larga, più libera, più bella, e che non hanno esitato a lasciare tutto per tentare l’avventura. In altre parole, erano, nel senso migliore del termine, degli avventurieri. A voler credere ai libri ce n’è anche qualcuno che sia riuscito. E allora, sarà la sfortuna, ma non ho mai incontrato se non gli altri, che non sono divenuti eroi o santi, nemmeno milionari o gente che vivesse di rendita. I falliti dell’avventura se volete”.(1)

Giovani di buona famiglia si stabiliscono ai tropici per far fortuna, ma finiscono vittime di orribili donne indie; piantatori insoddisfatti dilapidano i guadagni accumulati in anni di lavoro nella giungla in pochi giorni passati in patria; illustri studiosi trapiantati alle indie perdono il senno ; turiste in cerca di avventure tornano, rovinate, in patria…
Terminato nel giugno 1936, “la cattiva stella” di Geroges Simenon è una strana raccolta di brevi narrazioni, scritte come semplici reportages.
Dietro la ampia galleria di “Ratés” che fanno da protagonisti a questa serie di brevi racconti, quasi un documento dei rischi estremi connessi all’avventura, si intravede un certo favore dell’autore, una sensibilità nei confronti dei personaggi falliti (ampiamente testimoniata anche dai romanzi esterni al ciclo di Maigret) raccontata attraverso l’atteggiamento ironicamente superiore ( ma mai saccente ) di chi, avendo conosciuto i tropici , guardi sorridendo alle ignare vittime del facile esotismo di tanti autori di grido.

“La mauvaise étoile” di Georges Simenon è inedito in Italia; l’opera omnia dell’autore è comunque in via di pubblicazione presso Adelphi.

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