Wednesday, April 09, 2008

L- Horace McCoy: Questa è dinamite

Una foto di gruppo degli autori della rivista Black Mask, Horace McCoy è il secondo da destra nella prima fila, mentre nella seconda fila si possono notare l'inconfondibile Raymond Chandler (secondo da sinistra con la pipa in bocca) e Dashiell Hammett (l'ulitmo a destra).

Usa, anni ’50. Nemo Crespi, per la legge venditore all’ingrosso di frutta e verdura, è in realtà a capo del “consorzio”, una potente organizzazione mafiosa che terrorizza l’intera città. Quando gli uomini del consorzio incendiano le riserve di carta del Morning Press e dello Star-Journal per costringere i proprietari dei due quotidiani a vendere, assicurandosi così il controllo della stampa, il governatore dello stato nomina un procuratore con poteri speciali per indagare sulle attività illegali di Crespi. Sotto consiglio del vecchio Roughead, noto giurista, le indagini vengono affidate a John Conroy, ventisettenne professore di diritto e figlio di un poliziotto.
Conroy è pronto a tutto per ripulire la città, ma, per tradurre in pratica il suo astratto concetto di giustizia e legalità, dovrà vedersela con la corruzione diffusa, l’omertà dei cittadini ed il piombo di Crespi…

Scritto nel 1950 come soggetto cinematografico, riportato alla forma romanzo e uscito in Francia nel 1953 (nella mitica Série Noire dell’editore Gallimard), Questa è dinamite, fu pubblicato postumo negli USA. Uscito in Italia nella “serie gialla” Garzanti (n. 91 del 1956), il romanzo è oggi pressoché introvabile.

Horace McCoy (1897-1955), tassista, imbianchino, ex-eroe di guerra, romanziere apprezzato dai coetanei Ernest Hemigway e Francis Scott Fitzgerald, sostenitore di un realismo radicale, autore abilissimo nella stesura dei dialoghi (non a caso, lontanissimo dal successo letterario McCoy aveva ripiegato sul lavoro di sceneggiatore e soggettista), ma anche curioso sperimentatore, scrittore di genere ma anche convinto cantore dell’America fiaccata dalla grande depressione, è uno dei maestri misconosciuti del nero americano; dal suo romanzo “Non si uccidono così anche i cavalli” è stato tratto l’omonimo film del 1969 diretto da Sidney Pollack ed interpretato da Jane Fonda e Michael Sarrazin.

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3 Comments:

At 2:11 PM, Anonymous Anonymous said...

quello che stavo cercando, grazie

 
At 2:16 PM, Anonymous Anonymous said...

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At 12:27 PM, Anonymous Anonymous said...

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