Friday, March 07, 2008

C- Tim Burton: Sweeney Todd, il diabolico barbiere di fleet street

Benjamin Barker (Johnny Depp) è un valente barbiere nella Londra di fine 700; ingiustamente incastrato (non si sa bene con quale accusa) dal malvagio giudice Turpin, il cui unico scopo è quello di insidiargli la bella sposa, l’uomo viene allontanato da Londra.Tornato in città, dopo quindici anni di esilio, ed impossibilitato a riallacciare i rapporti con moglie e figlia, il pacato Barker si trasforma nel sanguinario e vendicativo barbiere Sweeney Todd…

Ispirato ad un reale fatto di cronaca (il barbiere fu effettivamente attivo in Fleet street, a Londra, negli anni tra il 1785 ed il 1801 quando, nel mese di ottobre, fu rinchiuso nel carcere di Newgate), già oggetto dei due romanzi gotici “Sweeney Todd: the demon barber of Fleet street” (1847)e “The String of Pearls” (1) (1850) (entrambi anonimi), adattato per il cinema per la prima volta nel 1926 (per la regia di George Dewhurst) e musicato nel 1979 da Sondheim e Wheeler, il film di Burton, presentato come ultimo capolavoro di un visionario (ma si dovrebbe forse dire monomaniaco, come si fa con chi tende a ripetersi in maniera ossessiva), non è che un mediocre remake del musical del ’79, agevolato dal progresso della computer graphics (2) e girato con il solito gusto burtoniano per gli ambienti ed i costumi tetri.
Buona l’interpretazione della diabolica Bonham Carter (una Mrs. Lovett che risulta incommensurabilmente più crudele dello stessp Todd…), bella ma scontata (e d’altra parte già presente nel musical del ‘79) l’idea del cannibalismo come metafora del capitalismo…

(1)il romanzo, mai edito in Italia è stato tempestivamente tradotto, (molto male, e, con gravissime disattenzioni) da Anna Lamberti-Bocconi e Francesca Sansoni e pubblicato da newton-compton.
Ai lettori esigenti si consiglia comunque di attendere un’edizione rivista, anche perché avere a che fare con frasi come “Se fosse dieci volte un santo, madre, invece di essere solo un miserabile ubriacone depravato, sarebbe stato meglio che fosse stato insultato dieci volte di più, piuttosto che tu abbia permesso a tua figlia di subire l’indegna umiliazione di trovarsi costretta a rifiutare una proposta come quella che mi è appena stata fatta.” ( Sweeney Todd, il diabolico barbiere di Fleet Street, Newton Compton, Roma, 2007, pg. 81), per quanto meno doloroso di una rasoiata da orecchio a orecchio, è tanto rivoltante quanto una meat pie piena di carne umana...
(2)Gli ambienti digitalmente ricostruiti di una lugubre Londra di inizio ‘800 sono forse uno dei pochi aspetti gradevoli del film oltre alla bella voce di Johnny Depp, naturale (ma d’altra parte l’attore ha recentemente dichiarato, in un intervista rilasciata al mensile “rolling stone”, di aver esordito come cantante) ed inaspettatamente profonda.

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1 Comments:

At 4:06 PM, Anonymous Anonymous said...

Conoscendo la Sansoni... Lasciate perdere le sue traduzioni... Non vale la pena di perdere tempo... Ha avuto l'occasione di tradurre il libro grazie alle conoscenze del padre e di certo non per aver precedentemente brillato nell'ambiente traduttivo. D'altra parte non è neppure colpa sua, chi avrebbe rifiutato un occasione del genere? Certo non ha fatto una bella figura,e a questo punto credo si sia chiusa molte porte. E poi soffre di evidente rimbambimento mentale, quindi non mi sarei aspettata nulla di più, sinceramente.

 

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