L-James Lee Burke: Pioggia al neon
Bayou Teche, Lousiana; Dave Robicheaux, poliziotto di New Orleans tornato per un viaggetto di piacere nei luoghi della sua infanzia, rinviene il cadavere di una giovane prostituta di colore apparentemente affogata nella palude. La ragazza, Lovelace Deshotels, ha le braccia segnate da infiniti buchi e cicatrici; Robicehaux, commosso e rattristato dal ritrovamento, ma fuori giurisdizione, passa il caso alle autorità locali.Tornato a New Orleans, l’agente si mantiene in contatto con lo sceriffo di New Iberia, incaricato di far luce sulla faccenda, ma ben presto scopre che il caso Deshotels è stato chiuso senza ulteriori indagini; intanto la soffiata di un condannato a morte lo mette in guardia: se continuerà a indagare sulla ragazza dovrà vedersela con i colombiani…
“Pioggia al neon”, ambientato in zone "periferiche" (e quindi apparentemente escluse dal meccanismo di omologazione che ha coinvolto tutte le grandi metropoli), entra a pieno titolo nella recente ma consolidata tradizione del romanzo nero “rurale” americano, anche se, tra le pagine, l’ispirazione cinematografica (si tende a figurarsi Robicheaux come un Callaghan in versione Cajun, cinico ma incorruttibile, duro ma onesto ecc., e anche le scene d’azione hanno un taglio da action movie anni ’80...) sovrasta e anzi quasi cancella i pochi echi della grande letteratura degli stati del sud. Ambientato in luoghi descritti in maniera sommaria (1), anche se spesso con gusto , popolato da personaggi i cui sentimenti non sono sempre ben chiari, pronto a venire a patti con i lettori a qualunque livello (le due o tre scene di sesso che coinvolgono il protagonista Dave e la quasi-sconosciuta Annie, descritte con il fare ispirato e originale dei romanzi rosa di penultima categoria, si leggono con imbarazzo, e quasi riescono a rovinare un romanzo per il resto discreto, i ricordi d'infanzia del protagonista sembrano inseriti a forza ecc...), ma comunque scorrevole e gradevole nello svolgimento, “Pioggia al neon” non è un miracolo stilistico e non merita certo di essere paragonato a “L’ultimo vero bacio” di Crumley, “Non è un paese per vecchi” di McCarthy e altre perle del genere, ma forse neppure di essere lasciato a prendere la polvere sugli scaffali di una libreria…
Il personaggio di Dave Robicheaux è stato interpretato da Alec Baldwin nel film “I prigionieri del paradiso”(diretto da Phil Joanou, 1996 ); l’uscita di “Nella nebbia elettrica” diretto da Bernard Tavernier (Robicheaux sarà intepretato da Tommy Lee Jones) è prevista negli Usa per il 2008.
“Pioggia al Neon” di James Lee Burke, e tutti i romanzi del ciclo di Robichaux, sono in corso di ripubblicazione per Meridiano Zero.
(1)Peccato che la città venga evocata in maniera così imprecisa (attraverso gli odori della cucina Cajun o tramite alcune discrete descrizioni ambientali che tendono a perdersi dietro al ritmo frenetico dell’azione ), anche perché, quelli di noi che New Orleans non l’hanno vista, oramai non potranno più farlo…
Labels: Alec Baldwin, Bernard Tavernier, Dave Robicheaux, James Crumley, James Lee Burke, Letteratura, Letteratura Americana, Letteratura Noir, McCarthy, New Orleans, Phil Joanou, Tommy Lee Jones
2 Comments:
questo blog è bellissimo e fa venire voglia di leggere tutti i libri recensiti. Grazie perchè ogni tanto riesci a coinvolgermi davvero(lo so che ci metto un po' a seguire i tuoi consigli) e grazie per tutto il resto...
Sara.
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