L- Jean- Patrick Manchette: Pazza da uccidere
Julie Ballanger è stata malata; dopo un passato tormentato ha deciso di ricoverarsi nella clinica “anti-psichiatrica” del dottor Roselnfeld, ma ormai è guarita, ed è giunta per lei l’ora di tornare alla realtà.Contattata dal ricco ed eccentrico filantropo Michel Hartog, intenzionato ad assumerla come bambinaia per il pestifero nipote Peter, Julie lascia l’isitituto e si ritrova in una casa la cui servitù è interamente composta da malati di ogni genere…I rapporti con il piccolo Peter sembrano insolubilmente conflittuali , poi un gruppetto di malviventi guidati dal crudele Thompson (un tristissimo killer affetto dalla peggior forma di ulcera psicosomatica…) rapisce bambino e tata tentando di incastrare Julie…
Chi si nasconde dietro al falso rapimento di Peter Hartog?
I nervi di Julie saranno abbastanza saldi da permetterle di salvare se stessa e il bambino?
Pubblicato in Francia da Gallimard nel 1972, narrato con il solito piglio cinematografico, anti-psicologico e anti-descrittivo (attenuato qua e là per necessità narrative), veloce e rumoroso come una pellicola d’azione, “Pazza da uccidere” è il romanzo che ha regalato a Manchette la celebrità.
Strepitoso il senso del ritmo, e meravigliosa la protagonista Julie, anello mancante, mi diceva qualcuno, tra cenerentola e Bruce Willis…
Dal romanzo “Pazza da uccidere” è stato tratto nel 1975 il film “Folle à tuer” diretto da Yves Boisset ed interpretato da Marlène Jobert (Julie) e Thomas Milian (Thompson).
“Pazza da uccidere” di Jean-Patrick Manchette è edito in Italia da Einaudi.
Labels: Jean-Patrick Manchette, Letteratura, Letteratura Francese, Letteratura Noir, Marlène Jobert, Thomas Milian, Yves Boisset
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