Saturday, February 23, 2008

M- Willy Deville: Pistola


Il brano "So So Real" dall'album "Pistola" di Willy Deville, nei negozi da metà febbraio.

Il nome di Willy Deville non dice nulla alla gran parte degli ascoltatori medi italiani; fortunatamente non è così all’estero.
Willy Deville, portoricano, ignoto autore del brano salsa “Demasiado corazon” (fischiettato, inquanto sigla dello show televisivo “Zelig”, da migliaia di ignari telespettatori), in circolazione dalla fine degli anni ’70 con la band “Mink deville” (in equilibrio tra punk e rockabilly, ma anche chiaramente influenzata dal sound blues urbano e rhythm'n'blues dei tardi anni ‘50), scioltasi a metà degli anni ’80, rientrato in sala di registrazione come solista nell’ 1987 (con l’album “Miracle”, prodotto da Mark Knopfler), passato attraverso la diffusione dell’elettronica (ma poi tornato ad arrangiamenti semplicemente elettrici con strumenti saturi e spesso poco effettati), premiato con il prestigioso “Premio Tenco” nel 2006, è un artista capace di re-inventare (con la complicità di Dr. John, Allen Toussaint ecc.) la musica di New Orleans o di lanciarsi in strane ibridazioni tra generi diversi…
A trent’anni dal debutto il cantante ha mantenuto stile e look, allure da motociclista ribelle e temperamento da nuovo romantico, abbigliamento da pirata spagnolo o da nativo americano (come per il meraviglioso album “Crow Jane Alley” del 2004 …).
A trent’anni dal debutto, Deville, rimasto spesso ai margini del mercato discografico, non ha perso la voce rauca alla quale siamo affezionati, ed è ancora in grado di miscelare a piacere influenze funky, roots, blues, R&B, southern rock, atmosfere tex-mex o western ed il sound tipico del cajun per creare canzoni e ballate artigianali, scritte e suonate con cura, degne di attenzione in un epoca dominata dalla musica fatta a macchina.

Da segnalare, in un disco di qualità mediamente molto alta, almeno la splendida “I remember the first time” e la nostalgica “The band played on”, dedicata alla scomparsa New Orleans.

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1 Comments:

At 10:34 PM, Anonymous Anonymous said...

Il brano di apertura "So so real" e la ballata "When I Get Home" sono i miei preferiti. Non sarà il miglior album di Devill, ma è un gran bel CD.

 

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