Monday, February 04, 2008

L- Jean Patrick Manchette: Il caso N'gustro

Foto: Il terzomondista Mehdi Ben Barka

Henri Butron è il giovane disadattato e violento rampollo di una famiglia alto borghese di Rouen; cresciuto negli ambienti della destra nazionalista, reduce dalla guerra di Algeria (alla quale ha preso parte per levarsi dai guai, dietro consiglio di un ufficiale di polizia), rimasto orfano di entrambi i genitori, ma comunque restio a trovarsi un’occupazione, il giovane passa le sue giornate tra donne, bar, piccole truffe portate avanti con la complicità degli amici, e grandi spacconate.

Entrato in contatto con dei guerriglieri africani tramite la giovane comunista Anne, sedotta (nonostante le divergenze politiche) grazie alle collaudate pose da duro, Butron si ritrova guardia del corpo di ‘Ngustro, leader del movimento indipendentista dello Zimbabwe.
Servizi segreti e polizia sono decisi a eliminare il rivoluzionario, ma il ragazzo è convinto di poterlo salvare facendo leva sulla stampa…

Pubblicato nel 1971, ispirato al torbido "affaire Ben Barka" (1) (in seguito argomento di tre riduzioni cinematografiche(2)) Il caso ‘Ngustro propone una versione altamente verosimile dei vergognosi fatti del 1965.

Affidata alla voce narrante del folle protagonista Butron (incisa su nastri e riascoltata dai suoi carnefici), la narrazione, che non insinua mai, ma mostra e dichiara, permette all’autore di intrecciare al racconto intimo dalla psicologia perfettamente congegnata (ben testimoniata da dialoghi verissimi) una critica aperta e spietata (ma priva di moralismo) ad uno dei casi politici più loschi della Francia del secondo dopoguerra.

“Il caso ‘Ngustro” di Jean-Patrick Manchette è edito in Italia da Einaudi.

(1) Mehdi Ben Barka fu leader del movimento indipendentista marocchino, oppositore del re Mohammed V, fondatore del movimento terzomondista ecc.
Coinvolto nell’organizzazione della conferenza tricontinentale, Ben Barka scomparve il 29 ottobre 1965 a Parigi, sequestrato da due agenti della polizia francese. Il suo cadavere non fu mai ritrovato; secondo le dichiarazioni di Ahmed Bujari (agente della sicurezza marocchina) Barka fu trasporato fino al centro di detenzione clandestino di Dar Al-Muqri per essere poi sciolto nell’acido.
(2) “L’attentato” diretto nel 1972 da Yves Boisset (anche regista del film “Una donna da uccidere”, tratto dall’omonimo romanzo di Jean-Patrick Manchette), interpretato da Jeanne Seberg, Gian Maria Volonté, Michel Piccoli e Jean Louis Trintignant, “J'ai vu tuer Ben Barka” (2005) di Serge Le Péron e Sahid Smihi con Jean-Pierre Léaud, e “L’affaire Ben Barka” (2007) firmato per la televisione da Jean-Pierre Sinapi.

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