Sunday, April 27, 2008

L- Derek Raymond: Aprile è il più crudele dei mesi

Foto: L’autore Derek Raymond (1931- 1994).

Il cadavere di un uomo ucciso da un colpo alla testa, dissanguato, privato di denti e polpastrelli, tagliato a pezzi, bollito e sigillato in cinque buste di plastica allineate con precisione lungo un muro, viene ritrovato dal custode di un vecchio casermone della periferia di Londra. Data la scarsità di informazioni ed indizi disponibili, il caso viene affidato ad un attempato ed anonimo sergente della sezione “A14”, delitti irrisolti, stazione di polizia di Poland street. Attraverso una semplice analisi del modus operandi ed un paio di controlli incrociati sugli schedari della polizia, il sergente riconosce nel sadico disadattato Billy McGruder l’autore del delitto, ma la realtà è ben più sordida delle aspettative, e i mandanti, integrati nel sistema ed apparentemente rispettabili, fanno molta più paura degli esecutori materiali…

Frutto di una fortunata ibridazione del genere spionistico con il poliziesco, amaro e crudemente realistico, il romanzo fa della prevedibilità una pregevole cifra stilistica(1); la scoperta del colpevole, che avviene, in barba alla lunga e gloriosa tradizione del romanzo giallo (ed a quella più breve ma altrettanto gloriosa del romanzo poliziesco) in maniera piatta e del tutto priva di ogni coloritura emotiva, non chiude, ma da il via, ad una dolorosa ricerca all’interno delle pieghe di una società che per l’autore (e chissà, forse non solo per lui…) è corrotta fino al midollo.
Liquidato, da alcuni, come romanzo di scarsa originalità (2), Aprile è il più crudele dei mesi ci sembra invece un perfetto e (ahimè) raro esempio di neo-noir di classe.

Aprile è il più crudele dei mesi, di Derek Raymond, e tutti gli altri romanzi del ciclo della Factory sono editi in Italia da Meridiano Zero.


(1)Non a caso l’identità del colpevole è nota al lettore fin dalla prima pagina del romanzo.
(2)Dimenticando per un attimo l’esistenza di un credibile risvolto fantapolitico, l’ambientazione londinese, lo stile crudissimo, la ricostruzione perfetta dei traumi psicologici del personaggio del sergente (così importanti per comprendere il suo modo di fare, dal rifiuto della carriera all’assurdo idealismo dimostrato nello svolgimento delle indagini), la meticolosa definizione dello psicopatico antagonista, si potrebbe prendere Aprile è il più crudele dei mesi per il prodotto qualunque di un mediocre autore di thriller americano, ma, d’altra parte, trascurando particolari di questo calibro sarebbe possibile dichiarare l’identità di Jack Frusciante è uscito dal gruppo di Enrico Brizzi e Tonio Kroeger di Thomas Mann (infondo sono entrambi romanzi di formazione, infondo entrambi i protagonisti hanno problemi sentimentali, infondo sono entrambi insicuri, infondo sono entrambi adolescenti…).


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2 Comments:

At 8:33 AM, Anonymous Anonymous said...

molto intiresno, grazie

 
At 8:33 AM, Anonymous Anonymous said...

Perche non:)

 

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