Saturday, April 12, 2008

C- Lee Tamahori: Next

Cris Johnson, alias Frank Cadillac (Nicolas Cage che, nonostante lo scorrere del tempo, resta sempre a suo agio nei ruoli da quasi-disadattato, e anzi diventa sempre più credibile con l’età…) è un modesto prestigiatore che sbarca il lunario eseguendo trucchetti da quattro soldi in uno dei mille cabaret di Las Vegas, ma, rispetto ai suoi colleghi, ha un piccolo vantaggio: concentrandosi è in grado di prevedere con precisione ciò che gli succederà nei due minuti successivi.
Ricercato dagli agenti dell’FBI che vogliono usare le sue facoltà per sventare l’attacco nucleare di un misterioso gruppo di terroristi (chissà perché, francofoni) infiltratisi nel paese, Cris si da alla fuga in autostop, e, grazie all’aiuto della bella e giovanissima Liz Cooper (Jessica Biel, nota agli spettatori italiani soprattutto per la lunga partecipazione al telefilm Settimo cielo e per il mediocre Non aprite quella porta: the Texas chainsaw massacre) quasi riesce a seminare gli inseguitori, ma i criminali sono sempre in agguato, e alla fine, seppure per ragioni egoistiche, il protagonista decide di collaborare col governo…

La critica ha parlato di questo nuovo film di Tamahori con toni quasi apocalittici, e in effetti è bene che lo spettatore, entrando in sala, sappia di non essere in procinto di godersi il capolavoro dell’anno, ma detto questo, le proteste dei recensori sono quasi inaccettabili: le stesse persone che ora si lamentano a gran voce dimostravano, appena un anno fa, di aver apprezzato il mediocre Deja-vu, il quale, oltre ad avere una struttura molto simile a questo Next, ne condivideva la mediocrità registica. Sarà forse una magra consolazione, ma il film, pur non essendo una meraviglia d’originalità (si inserisce nell’abusata tradizione della pellicola che si riavvolge su se stessa in una serie di flashback e revisioni, che collega Femme Fatale di Brian De Palma, all’imbarazzante Irréversible di Gaspar Noé e al recente Deja vu di Tony Scott passando attraverso Ritorno al futuro e Peggy Sue got married ), offre un’ora e mezzo di sopportabile intrattenimento spingendosi quasi fino a far riflettere (merito forse del racconto di Philip K. Dick (1) che fa da soggetto) attraverso un breve dialogo (2) ed un’efficace sequenza antigovernativa (3) entrambi presto dimenticati, grazie ai toni lievi dell'opera.
Bravo (come al solito) Nicolas Cage, un po’ piatta Julianne Moore.


(1)In Italia edito da Fanucci nell’antologia Next e altri racconti , uscita in occasione dell’approdo della pellicola nelle sale, ed opportunamente corredata di locandina del film e fascetta…
(2)Quello nel quale il mago rievoca un' infanzia rovinata dagli studi scientifici relativi al suo dono.
(3)Quella nella quale Cadillac, che ha deciso di collaborare, viene inchiodato ad una sedia a rotelle, e lo si costringe, attraverso una serie di ultrascintillanti congegni meccanici, a guardare dei “telegiornali futuri”, nella speranza di localizzare in anticipo il luogo dell’esplosione nucleare.

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