Friday, August 04, 2006

L- Ross MacDonald: Stranieri in città


Ragazzini innamorati finiscono in galera accusati di omicidio, mariti gelosi si rovinano, “annegati” con i polmoni pieni di acqua potabile vengono ritrovati morti in piscina, pittori scomparsi celano dietro la loro morte il mistero di quadri rubati, donne fatali uccidono, fuggono, derubano, esperti aviatori spingono belle ragazze al suicidio…

Due sono i problemi dei racconti incentrati sulla “detection”: Per rispettare i limiti imposti (spesso i racconti erano scritti su commissione, o in vista di una vendita a giornali generalmente molto severi riguardo alla lunghezza degli elaborati), si rovina l’intreccio giungendo a conclusioni troppo facili e affrettate, o si rovesciano sulla pagina trame semplici e banali che possano, senza squilibri narrativi, essere sciolte in tempi brevi.
A questa triste legge di antieconomia narrativa, la cui infrazione segna i primi racconti di Hammet (si pensi alla raccolta “Uno sparo nel buio”), e di Chandler, non si sottraggono le "Short stories" di Ross Macdonald; proprio come Chandler e Hammet, però, Macdonald riesce a portare sulla pagina un bel campionario di personaggi, avvenimenti ed ambienti destinati a diventare, nel tempo, dei clichés del genere (le ville di Hollywood, le scazzottate con i gangster di turno, le donne fatali, i motel californiani ecc.).

Alcuni tratti della personalità di Lew Archer (e dei suoi predecessori) escono ben definiti dai nove racconti della raccolta, e, se nei primi incerti tentativi di narrazione l’autore forza troppo la mano sul “compito morale” del detective, affrontato ancora senza ironia, una migliore (e più sopportabile) caratterizzazione del personaggio procede parallelamente all’aumento di complessità (ed efficacia) degli intrecci.

L’antologia “Stranieri in città” (nonostante le indicazioni sul dorso la indichino come antologia completa, la raccolta comprende solo 9 dei 14 racconti di Ross Macdonald) è stata pubblicata in nel numero di settembre 2002 del “supergiallo mondadori”.

Immagine: locandina del film "Detective's story" con Paul Newman nei panni di "Lew Archer" (per ragioni sconosciute il nome del detective è stato cambiato in Harper)

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