L- J.A. Konrath: Whiskey Sour

Chicago: La popolazione è terrorizzata dal terribile “Gingerbread man”(1), un serial killer che sevizia e uccide giovani donne sole e abbandona i cadaveri martoriati all’interno di bidoni della spazzatura dei popolari locali 7-Eleven.
I pezzi grossi della polizia decidono di affidare le indagini alla dura Jacqueline “Jack” Daniels, solitaria tenente del CPD, ma, quando la notizia trapela, il serial killer, eccitato per essere entrato in competizione con una donna, decide di passare all’attacco, e da preda si trasforma in cacciatore…

Il romanzo, ben scritto e scorrevole, costruito su solide scene d’azione e quasi svuotato di ogni trama secondaria, sembra la versione letteraria del poliziesco cinematografico/televisivo in voga tra gli anni ’80 e l’inizio dei ’90 (2).
Lo stile piacevole, l’ironia (e auto-ironia) dei personaggi che completa dialoghi naturali e ben scritti, i brani pieni di humour nero, la precisione, l’accuratezza nella descrizione dei meccanismi di indagine, l’intreccio ben congegnato e spiccatamente cinematografico, fanno di Whiskey Sour una pregevole opera d’intrattenimento.

J.A. Konrath, autore, prima di Whiskey Sour, di nove romanzi, tutti rigorosamente rifiutati dalle case editrici, ha raggiunto il successo con i romanzi aventi per protagonista la tenente Daniels, (con i quali si è conquistato, nel 2006, il prestigioso Reader’s award), ed è considerato uno dei nomi più promettenti del nuovo poliziesco americano.
Il romanzo Whiskey Sour di J.A. Konrath e Bloody Mary, seconda avventura di Jack Daniels, in uscita in questi giorni, sono editi in Italia da Alacran.

(1) Il nome si rifà ad una famosa fiaba del mondo anglosassone il cui protagonista è un biscotto di pan di zenzero in forma umana (gingerbread man).
(2)Non a caso l’autore cita spesso, per bocca della sua eroina, il maestro Ed McBain.