L- Joe R. Lansdale: Echi Perduti
Spaventato dalla sua facoltà, dura da gestire e pesante come una maledizione, Harry arriva, nel periodo dell’università, sull’orlo dell’alcolismo; la sua vita si snoda tra una lezione ed una bevuta, e gli spostamenti avvengono rigorosamente lungo percorsi già battuti (sui quali il ragazzo è sicuro di non cadere vittima dei suoni… ). A nulla, o quasi, serve l’incontro con l’ubriacone Tad, ex maestro di Shen Chuan(1), deciso a ridare al ragazzo un po’ di fiducia in se stesso: a costringere Harry a trasformare la sua maledizione in un dono saranno l’amore per l’amica d’infanzia Kayla, ed una serie di inspiegabili omicidi sui quali far luce…
Scritto nel 2006 e presentato in anteprima mondiale in Italia (Joe Lansdale non ha mai nascosto il suo amore per il bel paese, che trova molto simile al natio Texas orientale, ed in Italia ha sempre avuto un gran successo di pubblico), Echi perduti fonde, come di consueto, in un apprezzabile mélange, l’aspetto autobiografico con l’amore per l’intrattenimento puro, i modi del romanzo di formazione con la cura per le scene d’azione, la morale del praticante di arti marziali con lo sguardo irrequieto e curioso del ragazzino, la lotta al pregiudizio da quasi-illuminista americano con il fascino per gli espedienti e per lo stile fumettistico.
Se c’è una cosa che a Echi perduti si può rimproverare è forse la perdita del senso del ritmo nella parte centrale (relativa al fidanzamento con Talia): Joe Lansdale ha dimostrato di poter scrivere parabole perfette in spazi contenuti (2), e non si vede perché debba qui dilungarsi, se non forse per inserire una seconda(3) riflessione autobiografica; a parte questo, l’intreccio è ben costruito, i dialoghi sono iper-realistici come di consueto, e i personaggi sono ben delineati e piacevolmente autoironici.
Echi perduti di Joe R. Lansdale è edito in Italia da Fanucci.
(1) Letteralmente “pugno dello spirito”; lo Shen Chuan è il sistema di arti marziali e difesa personale creato da Joe R. Lansdale, oggi riconosciuto dalla federazione internazionale arti marziali.
(2) Si pensi per esempio al brevissimo L’anno dell’uragano.
(3) Stando alle dichiarazioni rese ai lettori durante una conferenza tenuta nel corso del salone del libro di Torino, l’abitudine del piccolo Harry di starsene seduto di fronte alla finestra a guardare vecchi film sullo schermo di un vicino drive-in senza poterne sentire i suoni (e dunque trovandosi a dover immaginare la storia) non solo sarebbe un ricordo d’infanzia dell’autore, ma addirittura una vera e propria “palestra” per il futuro narratore…
Labels: Echi perduti, Joe R. Lansdale, Letteratura, Letteratura Americana, Letteratura Noir
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