Tuesday, May 13, 2008

L- Alejandro Parisi: delivery. coca a domicilio

Martin è un ventenne di Buenos Aires con pochi interessi e una lunga serie di problemi familiari alle spalle; impiegato come fattorino in una rosticceria percorre le strade della città consegnando empanadas a domicilio. Totalmente privo di prospettive ed aspirazioni il ragazzo accetta la proposta dell’amico Flavio e, grazie alla copertura offertagli dal suo lavoro, comincia a fare piccole consegne di cocaina. Simpatico al “Tano”, boss del narcotraffico locale, Martin sembra destinato ad una rapida carriera criminale, ma la paura, il rimorso, e l’amore per la bella Romina, gli impongono di lasciare il giro, fuggendo dalla città…

Narrato in prima persona con l’uso di un vocabolario minimo, descrizioni scarne (se non inesistenti), tono monotono e dialoghi riportati in forma indiretta(1), scandito dal suono di una sveglia e dall’orologio a cristalli liquidi di un vecchio videoregistratore rotto, il romanzo rende perfettamente l’idea della vita senza prospettive del giovane protagonista, appena ventenne, ma già costretto ad una routine senza via d’uscita (almeno in apparenza) se non nella scelta dell’illegalità. Valido più come testimonianza lucida e sentita di una situazione tristemente reale, che per raffinatezza stilistica o eleganza della realizzazione, delivery. coca a domicilio, perde purtroppo gran parte della sua forza per via del finale ottimistico, che spiazza (ed in un certo senso delude) un lettore ormai pronto ad accettare le amare conclusioni di una serie di amari eventi.

Il romanzo delivery. coca a domicilio, di Alejandro Parisi è edito in Italia da e/o.


(1) Questo è forse uno degli accorgimenti più interessanti del romanzo: oltre a dare vita ad una narrazione straniata e straniante, l'assenza di dialoghi diretti rappresenta meravigliosamente le adolescenziali difficoltà comunicative del protagonista, aggravate dalla miseria del suo ambiente e della sua situazione.

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