Wednesday, May 14, 2008

L- René Frégni: Nero Marsiglia

Foto: la copertina dell'edizione originale di nero marsiglia di René Frégni.

Antoine Briata non aveva più pulito i vetri dalla morte della moglie, cinque anni prima. Su un ottovolante che girava follemente nel cielo di Marsiglia, il cuore di lei aveva ceduto. Non puliva i vetri né toglieva la polvere sopra il frigorifero, ma si occupava della piccola Marie, sua figlia, con un amore ogni giorno più grande.(1)

Antoine Briata, postino rimasto vedovo in seguito ad un malaugurato incidente, vive solo con la figlioletta Marie, di otto anni; un giorno di maggio, impegnato in una partita a bocce, arriva in ritardo di fronte alla scuola di sua figlia, e non la trova. Interrogati invano i pochi compagni rimasti in strada e la maestra di Marie, l'uomo percorre la strada di casa in preda ad una agitazione crescente; dopo alcune ore di infruttuose ricerche l’uomo si rivolge alle autorità, che, anche grazie all’aiuto di una testimone, ricollegano la scomparsa di Marie all’operato di una banda dedita alla produzione di materiale pedopornografico e snuff-movies già responsabile della scomparsa di un paio di bambini della zona. Distrutto dai sensi di colpa e dall’impotenza della sua posizione Antoine cerca rifugio nell’alcool e prende a vagabondare senza meta per le strade di Marsiglia, ma l’ aiuto degli amici d’infanzia Jacky “Cristal” Costello (ormai quasi un boss del quartiere) e Martine “Tania” (una romantica prostituta dai capelli turchini) gli permette di tornare in carreggiata e di occuparsi delle indagini personalmente...

Marsiglia, città intimamente legata all’immaginario noir (in virtù di una serie infinita di evocazioni cinematografiche e letterarie) e patria incontestata del neo-noir francese, sta nel romanzo di Frégni come sfondo inerte e quasi indifferente; invano si cercano, in Nero Marsiglia, gli splendidi scorci sul Vieux-Port, i calanchi, le istantanee del forte, del Panier e della Canebière, i colori e gli odori che impreziosivano la trilogia del compianto Jean-Claude Izzo(2), anche fuorviati dalle dichiarazioni imprecise e scorrette (speriamo senza premeditazione e/o aiuto da parte degli editori…) dei recensori. Se il romanzo di Frégni, breve e di poche pretese, ben lontano dallo stile particolare, profumato, folkloristico ed evocativo di Izzo, funziona, è in virtù di un accattivante incipit, di qualche bella trovata e di un intreccio ben costruito (anche se spesso assolutamente incredibile), svuotato da tutti i personaggi inutili e sostenuto da un ritmo ben calibrato.
All’autore si può forse rimproverare, oltre al sottoutilizzo di uno scenario d’eccezione come Marsiglia, l’improbabile citazione da Nietzsche, che apre e chiude il romanzo come in un cerchio tracciato senza motivo…

Il romanzo Nero Marsiglia di René Frégni è edito in Italia da Meridiano Zero.



(1) René Frégni, Nero Marsiglia, Meridiano Zero, Padova 2001, p. 11.
(2) A Jean-Claude Izzo, giornalista e scrittore scomparso nel 2000, impareggiabile e lucido cantore della città di Marsiglia e ormai termine di confronto obbligato per tutti i nuovi autori del noir francese, soprattutto quello targato Provence-Alpes-Côte d'Azur, il romanzo di Frégni è dedicato.


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2 Comments:

At 11:34 PM, Blogger erika said...

Ho imparato a conoscere e amare molto Fegni...devo dire però che Nero Marsiglai non è certo il suo romanzo migliore. Hai eltto gli altri?

 
At 12:33 AM, Blogger fabriziofb said...

No, in realtà no. Ma a parziale giustificazione di quanto scrivevo all'epoca della recensione (sì, lo so, è passato meno di un anno, ma almeno una settantina di libri da allora, e poi la cronaca ha dato ragione all'autore), devo dire che ho rivisto le mie posizioni su cosa sia credibile e cosa non lo sia. Inoltre ho avuto modo di conoscere, su Facebook, i ragazzi di Meridiano Zero, e credo fermamente nella loro buona fede...
Quali romanzi di Frégni consiglieresti?
ciao e grazie,
Fabrizio

P.S. posso chiederti come sei arrivata sul mio blog? (non ho molti lettori, e sono sempre curioso).

 

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