Saturday, August 05, 2006

L- Daniel Pennac: Ultime notizie dalla famiglia

Preoccupante fin dal titolo per chi abbia seguito l'intera saga della nota famiglia di Belleville, “Ultime notizie dalla famiglia” raccoglie in un unico volume l’adattamento teatrale di “Il signor Malaussène” e il romanzo breve “Cristianos Y Moros”.

Per quanto riguarda l’adattamento “signor Malaussène a teatro”, il lettore non troverà niente di più che la resa teatrale, in forma prevalentemente monologica, del ben noto quarto capitolo della saga dei Malaussène; diverso il discorso per il romanzo breve “Cristianos y Moros” che, benché quasi completamente proiettato verso il passato (vi si racconta la strana storia del padre del piccolo, che, forse in seguito a lesioni, è arrivato ad identificarsi con il protagonista di un ciclo di romanzi di Jerome Charin), ci offre le “ultime notizie dalla famiglia”.
Quasi consolante, nonostante l’ovvio senso di tristezza connesso ai circoli che si chiudono, il fatto che la nota (e ormai amata) famiglia si congedi come si è presentata, piena di vita, di bambini, di fatti e di racconti; quasi consolante il fatto che gli anni e le tragedie (“Quel che ti aspetta, in realtà, è più un ecatombe che una famiglia.” Dichiara Benjamin al piccolo Signor Malaussène) non siano riusciti a toccare i personaggi, immutabili e fermi sulle loro posizioni, liberi e vitali in una Belville in fermento e meravigliosamente multietnica.

Data la varietà e la profondità dei temi trattati non è dato formulare giudizi di massima sicuramente destinati a ridurre e banalizzare in una serie di leggi generali tutta la saga familiare dei Malaussène; si può semmai spezzare una lancia a favore della traduttrice Yasmina Melouah (mai ricordata nelle recensioni dei capitoli precedenti), che è riuscita a rendere nel migliore dei modi un linguaggio complesso e contaminato, uno stile ironico e colorito che investe e sovverte le regole della scrittura in tutte le sue forme, senza risparmiare il segno grafico, e lo ha fatto rispettandone la dimensione ampiamente metanarrativa.

Congedandoci da Benjamin Malaussène, non ci resta quindi che augurarci che la sua “sfiducia negli uomini e fiducia nell’umanità”, quell’amore per la gente, per la diversità, per la vita (per carità, nascosti sotto un cinismo mal simulato, dietro la poco credibile visione tragica del futuro e la tendenza a cadere nel melò) abbiano lasciato qualche piccolo segno in ognuno di noi, convinti che (parafrasando un pensiero del Commissario Rabdomant) “se ci fossero più Malaussène, e meno Legendre, forse il mondo sarebbe migliore”…

“Ultime notizie dalla famiglia” è edito da Feltrinelli.

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