Sunday, December 27, 2009

NonSoloNoir saluta Vic Chesnutt

Si è spento venerdì 25 dicembre in una camera d'ospedale di Athens, Georgia, il quarantacinquenne cantautore americano Vic Chesnutt. Il decesso, avvenuto alle 14:59, è stato confermato dagli addetti stampa dell'etichetta discografica "Constellation Records" attraverso il sito ufficiale(1). I fan erano già col fiato sospeso dalle ultime ore di giovedì 24: la notizia del ricovero d'emergenza di Chesuntt, in coma in seguito a un tentativo di suicidio, era infatti stata diffusa su twitter da una delle più strette collaboratrici del cantautore. Ridotto su una sedia a rotelle da un incidente automobilistico all'età di 18 anni, nel 1983, Chesnutt non aveva mai fatto mistero di essere "maturato" attraverso il dolore ed il trauma; il suo tormentato rapporto con la morte, poi, era già noto: in Flirted with you all my life, brano dalle atmosfere stranamente "leggere", sopratutto se inserito nella fosca cornice dell'album "At The Cut" (Constellation Records, settembre 2009), il cantautore aveva confessato al pubblico di aver sfiorato il suicidio.
Poco noto in Italia, ma giustamente apprezzato, a livello internazionale, da una nutrita schiera di intenditori, Chesnutt era una delle voci più sensibili, oneste e personali nel vasto panorama dell'indie-folk e del nuovo cantautorato americano.
Qui su NonSoloNoir vogliamo salutarlo così, con le note intime di Flirted with you all my life, e con le dichiarazioni del leader dei R.E.M. Michael Stipe: «Abbiamo perso uno dei nostri grandi uomini. Ma le sue canzoni e la sua storia rimangono»(2).





(1) Il comunicato è leggibile qui.
(2) Cfr. http://cstrecords.com/.

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