Monday, April 06, 2009

L- Valerio Evangelisti: Nicolas Eymerich, inquisitore


Those trees in whose dim shadow
The ghastly priest doth reign

The priest who slew the slayer,
And shall himself be slain.(1)

Thomas Babington Macaulay Lays of Ancient Rome


Saragozza, 1352. Il domenicano padre Agustín di Torrelles, inquisitore generale del regno, fulminato dalla peste, si è spento nel palazzo dell’aljaferia, ma non senza lasciare disposizioni: preoccupato dal possibile passaggio dell’inquisizione all’ordine francescano caro al re Pietro IV, ha designato come suo successore, in aperta violazione delle regola imposta da Clemente V (che fissava un’età minima di 40 anni per i sommi inquisitori), il giovane confratello Nicolas Eymerich.
Inizialmente poco convinto, Eymerich, vittima dell’ambizione, accetta la carica, e si ritrova coinvolto in un’indagine relativa a un misterioso culto pagano diffuso tra le donne della zona…

Università del Texas. Oggi. Il trentenne Marcus Frullifer, brillante studioso impegnato in una revisione della teoria degli “psitroni”(2) di Dobbs, ha trovato una soluzione plausibile per tutti i problemi irrisolti della fisica quantistica, e ritiene di poter costruire astronavi mosse con la forza del pensiero e in grado di viaggiare nel tempo. Purtroppo ha qualche problema a convincere i rappresentanti della “scienza ufficiale” della verità delle sue teorie; ben presto, però, i seguaci del reverendo Mallory(3), leader carismatico di un partito dalle chiare mire espansioniste, prendono il controllo dell’università e, allontanati tutti i professori dissidenti, si dimostrano molto interessati ai risvolti pratici delle teorie di Frullifer…

2194. L’astronave psitronica “Malpertius”, alla ricerca di qualche misterioso e antico carico, compie un viaggio intergalattico verso il pianeta Olympus e il 36 d.c., ma, per via di un’imprevista distorsione temporale, viene sbalzata nell’anno 1352. Spinto dal comandante Prometeus a cercare qualche oggetto di valore tale da giustificare le spese del viaggio, il losco abate Sweetlady, medium e capo della spedizione, guida gli uomini dell'equipaggio alla scoperta del pianeta, ma una potenza oscura e insospettabile è in agguato nell’ombra…

Costruito attraverso un meticoloso e puntuale intreccio di tre piani spazio-temporali differenti e nutrito di influenze fantascientifiche, fanta-politiche e apocalittiche, poliziesche, fisiche, astronomiche, parapsicologiche, antropologiche(4), storiche, storico-religiose e psicanalitiche(5) Nicolas Eymerich, inquisitore, primo romanzo di Valerio Evangelisti, trae gran parte del suo fascino dalla convivenze, in una trama accattivante, coerente e incredibilmente avvincente, di una spaventosa mole di riferimenti, spunti e suggestioni provenienti dalla vaga terra di confine che separa l'esoterismo dalla conoscenza storica e scientifica.
Meraviglioso il personaggio di Eymerich, che, erede del razionalismo illuminato che si è lentamente fatto strada nel cristianesimo medievale in contrasto con le tendenze fideistiche, ma nel contempo mostruosamente pragmatico(6), si impone come antenato mitico dei nostri investigatori, e "fondatore" (nel senso antropologico di chi inaugura una pratica culturale o una tecnica) della moderna indagine poliziesca.

Il romanzo Nicolas Eymerich, inquisitore, di Valerio Evangelisti è edito in Italia da Mondadori.


(1)Quegli alberi nella cui ombra scura/ Regnava il mostruoso sacerdote/ che aveva assassinato l’assassino,/ e che sarebbe stato assassinato a sua volta. [traduzione nostra].
(2) Ipotetiche particelle di energia psicchica aventi una massa pari a quella dei neutroni.
(3)Il reverendo Mallory rappresenta il tipico fondamentalista americano: leggendo la sua descrizione vengono in mente i vari Jerry Falwell impegnati, in vista della salvaguardia di “irrinunciabili” valori cristiani, in una serie di crociate improntante ad omofobia, razzismo, antisemitismo ecc...
(4)Ovvio, per esempio, il riferimento a Il ramo d’oro di James G. Frazer, il cui titolo rimanda proprio alla leggenda di Diana Aricina.
(5)Nella definizione del funzionamento degli “psitroni” Frullifer fa riferimento alla nozioni junghiana dell’inconscio collettivo; la resistenza al reverendo Mallory contrappone al fondamentalismo cristiano le teorie dell’eretico-freudiano Wilelm Reich ecc.
(6)Si lascia andare, infatti, ad una serie di atrocità giustificabili solo attraverso l'incrollabile fede nella verità cristiana e la necessità della sua affermazione (e quindi per nulla giustificabili).

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