L- Etgar Keret: Io sono lui
Donne dolci ed attraenti che si trasformano, di notte, in beoni tarchiati e chiassosi; tassisti al limite della pedofilia che guardano le ragazzine per distrarsi dalle potenziali disgrazie familiari; ragazzi e ragazze che si incontrano, si trovano e si lasciano sullo sfondo una Tel Aviv appena suggerita; improbabili pesci parlanti che dialogano con gli avventori di un ristorante sul mare; madri che partoriscono piccoli ponies; nani silenziosi che presiedono alle relazioni sentimentali di giovani irascibili; demoni dal cuore tenero scoraggiati dalla gentilezza dei loro “clienti”…Questi e molti altri i personaggi tristi, romantici, curiosi, irreali, ma infine quanto mai umani che affollano la raccolta di racconti “Io sono lui”.
Etgar Keret, classe 1967, felicemente “disimpegnato” da un punto di vista politico(1) è considerato una delle voci più importanti della nuova letteratura Israeliana.
La raccolta (composta da racconti brevissmi :
La scrittura di Keret, superato lo scetticismo iniziale, diverte, convince, fa riflettere, tanto che il lettore, posto di fronte all’innegabile sensibilità dell’autore, è disposto anche a trascurare il già segnalato "eposidico" infantilismo.
(2)A volte “troppo evidente”; Es: in “Un pensiero in forma di racconto” , che vuol essere “metafora edificante”, l’aspetto simbolico è decisamente troppo marcato, tanto che la narrazione risulta in qualche modo infantile.
Labels: Letteratura, Letteratura Israeliana, Letterature minori, Minimalismo Americano, Racconti, Surrealismo/Tematiche surreali


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