C- Tony Scott: Domino
Tre disperati bounty hunters raggiungono l’apice della popolarità quando
Il montaggio, frenetico e poco sopportabile, accompagnato dall’orribile colonna sonora (non bastano i 3 pezzi di Tom Waits a nobilitare quest’accozzaglia di pezzi hip-hop e techno sparati a tutto volume e qua e là in sincro con le immagini, nel peggior stile pubblicitario), il testo in sovrimpressione (il regista Tony Scott dimostra di aver visto Snatch, e di averne ricavato il peggio), danno al film un aria da brutto prodotto di consumo di metà anni ’90.
Detestabile il grigio moralismo che impone il riscatto al personaggio di Domino (Keira Knightley che, in seguito ad una poco probabile crisi di coscienza, mette a rischio la propria vita per permettere ad una donna di operare la neonata nipotina).
Da salvare la guignolesca trovata del braccio tagliato per via di un equivoco, e la folle performance di un Tom Waits meravigliosamente in bilico tra il santo (con tanto di stimmate eventualmente coperta da una fasciatura alla mano destra), il diavolo tentatore nel deserto, e il semplice messo mafioso.
Un film perso tra mille esagerazioni, insopportabilmente esuberante, peggiorato dall’uso eccessivo di flashback e dalla divagazione programmatica, graficamente discutibile, e “impreziosito” dalla malfunzionante ironia dei brutti dialoghi e della voce fuoricampo.
Labels: Cinema, Tony Scott
1 Comments:
Concordo che il braccio staccato a fucilate sia ottimo?
Non sfugge la frase dell' Brian Austin Green di BH 90210 "mamma mia quanto sangue" (come al solito in vena di pensieri complessi, come descrivere e paragonare la colite della nonna con quella di Rourke Mickey).
Non mi convince troppo la visione mescalinica di Tom Waits... e specialmente gli ultimi 3 minuti del film.
Ricky
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