M- Bruce Springsteen: We Shall Overcome (The Seeger Sessions)
A un anno dall'usicta del discreto "Devils and Dust" Bruce Springsteen torna a sorprenderci con il bel "We Shall Overcome", un disco di "cover"(il termine si adatta male al "traditional" che è realmente parte di un patrimonio culturale collettivo, e suscettibile di modificazioni da parte di chiunque ed in qualunque momento) di pezzi tradizionali riproposti nel segno di Pete Seeger.
I pezzi,costruiti su un gran numero di strumenti acustici (contrabbasso, banjo, pianoforte, violino, trombone, tromba, basso tuba, chitarra, sassofono, fisarmonica, percussioni), mantengono l'impronta tipica dell'arrangiamento alla Springsteen, ma non disdegnano le scivolate nel bluegrass, le brevi incursioni nel jazz ecc....
Da segnalare, all'interno dell'album, la bella "Erie Canal" che indulge volentieri ad atmosfere in stile New Orleans, "Mary don't you weep" costruita come un punto d'incrocio tra la musica balcanica, il cajun, ed il gospel, e l'ottima versione di "Froggie went-a-courtin"(in grado di reggere il confronto con la versione rilasciata da Dylan nel suo "Good as i been to you"); il punto debole dell'album è forse proprio la "title track", quella "We Shall Overcome" che suonava bene cantata dal solo Pete Seeger, ma che ricostruita, riarrangiata (sembra riarrangiata con l'aiuto del peggior Cohen) e manipolata risulta falsa, lunga e noiosa.
I vecchi fan saranno comunque contenti di notare che Springsteen ha abbandonato la terribile voce in falsetto che aveva, in parte, rovinato l'album "Devils and Dust".
We Shall Overcome (The Seeger Sessions) è prodotto da Columbia records.
Labels: Musica, Pete Seeger, Springsteen
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