C- Louis Leterrier: Danny the dog
Danny (Jet Li) è stato addestrato come un vero e proprio cane da guardia dallo “Zio Bart” (Bob Hoskins), che fa lo strozzino a Glasgow.
Segregato, nutrito e trattato come un cane, la vita di Danny consiste nel pestare e uccidere i debitori insolventi; non c’è spazio per i sentimenti, finchè il fortuito incontro con un accordatore di pianoforti cieco (Morgan Freeman), riporterà alla mente del ragazzo un passato da tempo dimenticato…
Il film, scritto da Luc Besson, e diretto da Louis Leterrier (Transporter:Extreme), trae gran parte della sua forza dalle lunghe sequenze di combattimento, ben coreografate da Yuen Wo-Ping (già “Martial Arts supervisor” in Kill Bill e Matrix: Reloaded), ma non altrettanto ben montate (il montaggio per pezzi brevi è molto amato dal pubblico degli action movies, ma troppo diffuso e decisamente comune, e forse sarebbe ora di tentare qualche nuova soluzione) dal giovane regista; troppo ovvi i tentativi di fare presa sul sentimentalismo latente in ogni spettatore (o quasi) con la storia dell’uomo-cane violento ed ignorante che si redime attraverso la musica, e l’abbozzo di storia d’amore sul pianoforte tra Danny e Victoria.
Ottima (come c’è da aspettarsi) la recitazione di Hoskins e Freeman, convincente anche Jet Li.
Nel complesso il film è un gradevole action movie, privo di novità ma costruito su un soggetto discreto sul quale si muove a ritmo sostenuto e reso più gradevole da qualche tocco di sincero umorismo.
Labels: Cinema, Jet Li, Leterrier, Morgan Freeman
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