Monday, February 13, 2006

L- Paul Auster: Gioco Suicida


Max Klein è un investigatore privato appassionato d’arte e pieno di problemi familiari chiamato a proteggere George Chapman, un’ ex campione di baseball che ha perso una gamba in un incidente d’auto.
“Chip” Contini, amico comune dei due è un avvocato in lotta con figura del padre Victor Contini, un gangster invecchiato, ma non innocuo.
Judy Chapman è la bella moglie (infedele ma onesta) di George Chapman.
Il tenente Grimes è uno sbirro di città, cinico e sbrigativo.
Il capitano Gorinsky è uno poliziotto di paese, violento e ottuso.
Quando George Chapman viene trovato morto, la polizia incolpa sua moglie, ma è lei la colpevole? E quello che ha reso Chapman invalido, è stato davvero un incidente?

Dalla penna sempre fortunata di Paul Auster, questa breve opera (pubblicata sotto lo pseudonimo di “Paul Benjamin”)è uno splendido omaggio al noir classico costruito con uno stile, e un intreccio colmi di riferimenti a Chandler.
La modernità ha inciso su questo piccolo capolavoro nient’altro che dei leggeri solchi, nell’aria ironica con cui viene affrontata la definizione di alcuni personaggi, e nella maggiore propensione all’introspezione del protagonista/narratore rispetto ai narratori del periodo classico.
Se Marlowe è reticente, e non sembra avere un passato sentimentale, o una vita privata, il presente di Max Klein è decisamente segnato dal divorzio e dalla parziale perdita della moglie Cathy, e del figlio.
Il finale, “semi-aperto” e privo di quella propaggine esplicativa che rischia così spesso di turbare l’armonia dei noir classici, vede un Max Klein agguerrito, e deciso ad andare avanti, in un suo personale “gioco suicida”.

Labels: , ,

0 Comments:

Post a Comment

<< Home