L- Charles Willams: Finalmente Domenica
Foto: La copertina dell'edizione originale di The Long Saturday Night (Finalmente Domenica), uscito per Gold Medal Books nel 1962.
Carthage, Louisiana, inizio anni ‘60. John “Duke” Warren, rispettabile proprietario di un’agenzia immobiliare, si ritrova sospettato dell’omicidio del compaesano Dan Roberts, freddato durante una solitaria partita di caccia all’anatra. La polizia non ha molto in mano, semplici sospetti fondati sulla presenza di Warren sul luogo del delitto, e i sospetti sono assolutamente inutili in assenza di un movente. Quando, però, una misteriosa telefonata anonima informa lo sceriffo dell’esistenza di una relazione tra il defunto Roberts e Frances Kinnan, avvenente giovane moglie di Warren, la posizione dell’uomo si aggrava.
Intanto, tornato a casa al termine di uno spiacevole interrogatorio, Warren si imbatte nel cadavere orribilmente sfigurato della bella Frances, brutalmente assassinata nel corso della sua breve assenza.
Ricercato dallo sceriffo Scanlon e dal suo vice Mulholland, l’uomo decide allora di darsi alla fuga e dimostrare la propria innocenza facendo luce, con l’aiuto della affascinante giovane segretaria Barbara Ryan, sul misterioso passato (comune?) di sua moglie e di Dan Roberts, entrambi forestieri recentemente stabilitisi in città con il pretesto di aprire un’attività commerciale.
Charles Williams, texano, classe 1909, morto suicida nel 1975, è stato uno degli autori di spicco dell’hard boiled americano dell’epoca classica. Nei suoi romanzi (quasi tutti tristemente introvabili in Italia) atmosfere cupe e decadenti tracciate con la perfezione e la moderatezza stilistica dei più blasonati autori dell’epoca fanno da cornice ad intrecci neri ravvivati da massicce (in rapporto alle mode e ai modi del tempo) dosi di sesso e violenza, e lasciano spazio ad un’interessante rivalutazione della figura femminile: dark ladies, femmes fatales, antagoniste, bugiarde, ladre, semplici comprimarie, donne di casa, biondine svenevoli, determinate collaboratrici (adiuvanti dell’eroe, come nel caso di Finalmente domenica), o vere e proprie co-protagoniste, le donne di Williams dimostrano sempre una visione del mondo più chiara, una migliore e più sviluppata capacità di analisi rispetto a quella degli eroi di turno(1), giocando, così, un ruolo centrale nello scioglimento della trama.
In Finalmente Domenica, ottimo esempio di noir moderno (nel senso in cui è moderna la narrativa di Ross McDonald in rapporto a quella di Chandler), autoironico, autoriflessivo, pronto a stravolgere molti clichés ancora largamente in uso all’epoca della stesura, un intreccio “a orologeria”, avvincente, ben costruito, privo di punti morti, si apre ad un’inusuale comicità che, serpeggiante per tutto il romanzo, diviene esplicita sul finale, accompagnando e completando il senso di sollievo del protagonista, finalmente discolpatosi, e la sua riconciliazione con le atuorità.
Dal romanzo Finalmente Domenica di Charles Williams, edito in Italia da Hobby & Work, è stato tratto l’omonimo film del 1982 diretto da François Truffaut ed interpretato da Fanny Ardant e Jean-Louis Trintignant. (2)
(1)Williams conferisce ai personaggi femminili spessore e personalità spesso irrintracciabili, all’epoca, nelle opere dei più noti maestri del genere (si pensi alle donnicciole sciocche e svenevoli o goffamente "furbe" di Chandler, Hammett, McDonald o alla Miss Blandish del romanzo di James Hadley Chase, quasi una sagoma di cartone sul fondo della brutale narrazione) e li riveste di inusuali (nell’ambito della letteratura di genere, prodotta, allora, per un pubblico di sesso maschile) tratti positivi (si confronti, ancora, la dolce Barbara Ryan con le donne infedeli e fatali di James M. Cain e di Jim Thompson, o con le incostanti co-protagoniste di La ragazza di Cassidy e Il buio nella mente di David Goodis).
Gli “eroi”, tutti di sesso maschile, privati della tradizionale, ipertrofica, capacità di analisi e pianificazione che permette la "pacifica" soluzione dei loro guai, si ritrovano in balia del destino o dipendenti, nella loro corsa verso la salvezza, dalle donne.
(2)Ingiustamente dimenticato in sede letteraria, Charles Williams ha conosciuto un discreto successo (seppure attraverso pellicole di valore mediamente piuttosto basso) al cinema: dai suoi romanzi sono infatti stati tratti una dozzina di film. Tra i più noti ricordiamo, oltre a Finalmente domenica, Ore dieci calma piatta (Philp Noyce, 1989), Il posto caldo (Dennis Hopper, 1990), Buccia di banana (Marcel Ophuls, 1963) e Il triangolo del delitto (Jean Valère, 1964).
Carthage, Louisiana, inizio anni ‘60. John “Duke” Warren, rispettabile proprietario di un’agenzia immobiliare, si ritrova sospettato dell’omicidio del compaesano Dan Roberts, freddato durante una solitaria partita di caccia all’anatra. La polizia non ha molto in mano, semplici sospetti fondati sulla presenza di Warren sul luogo del delitto, e i sospetti sono assolutamente inutili in assenza di un movente. Quando, però, una misteriosa telefonata anonima informa lo sceriffo dell’esistenza di una relazione tra il defunto Roberts e Frances Kinnan, avvenente giovane moglie di Warren, la posizione dell’uomo si aggrava.
Intanto, tornato a casa al termine di uno spiacevole interrogatorio, Warren si imbatte nel cadavere orribilmente sfigurato della bella Frances, brutalmente assassinata nel corso della sua breve assenza.
Ricercato dallo sceriffo Scanlon e dal suo vice Mulholland, l’uomo decide allora di darsi alla fuga e dimostrare la propria innocenza facendo luce, con l’aiuto della affascinante giovane segretaria Barbara Ryan, sul misterioso passato (comune?) di sua moglie e di Dan Roberts, entrambi forestieri recentemente stabilitisi in città con il pretesto di aprire un’attività commerciale.
Charles Williams, texano, classe 1909, morto suicida nel 1975, è stato uno degli autori di spicco dell’hard boiled americano dell’epoca classica. Nei suoi romanzi (quasi tutti tristemente introvabili in Italia) atmosfere cupe e decadenti tracciate con la perfezione e la moderatezza stilistica dei più blasonati autori dell’epoca fanno da cornice ad intrecci neri ravvivati da massicce (in rapporto alle mode e ai modi del tempo) dosi di sesso e violenza, e lasciano spazio ad un’interessante rivalutazione della figura femminile: dark ladies, femmes fatales, antagoniste, bugiarde, ladre, semplici comprimarie, donne di casa, biondine svenevoli, determinate collaboratrici (adiuvanti dell’eroe, come nel caso di Finalmente domenica), o vere e proprie co-protagoniste, le donne di Williams dimostrano sempre una visione del mondo più chiara, una migliore e più sviluppata capacità di analisi rispetto a quella degli eroi di turno(1), giocando, così, un ruolo centrale nello scioglimento della trama.
In Finalmente Domenica, ottimo esempio di noir moderno (nel senso in cui è moderna la narrativa di Ross McDonald in rapporto a quella di Chandler), autoironico, autoriflessivo, pronto a stravolgere molti clichés ancora largamente in uso all’epoca della stesura, un intreccio “a orologeria”, avvincente, ben costruito, privo di punti morti, si apre ad un’inusuale comicità che, serpeggiante per tutto il romanzo, diviene esplicita sul finale, accompagnando e completando il senso di sollievo del protagonista, finalmente discolpatosi, e la sua riconciliazione con le atuorità.
Dal romanzo Finalmente Domenica di Charles Williams, edito in Italia da Hobby & Work, è stato tratto l’omonimo film del 1982 diretto da François Truffaut ed interpretato da Fanny Ardant e Jean-Louis Trintignant. (2)
(1)Williams conferisce ai personaggi femminili spessore e personalità spesso irrintracciabili, all’epoca, nelle opere dei più noti maestri del genere (si pensi alle donnicciole sciocche e svenevoli o goffamente "furbe" di Chandler, Hammett, McDonald o alla Miss Blandish del romanzo di James Hadley Chase, quasi una sagoma di cartone sul fondo della brutale narrazione) e li riveste di inusuali (nell’ambito della letteratura di genere, prodotta, allora, per un pubblico di sesso maschile) tratti positivi (si confronti, ancora, la dolce Barbara Ryan con le donne infedeli e fatali di James M. Cain e di Jim Thompson, o con le incostanti co-protagoniste di La ragazza di Cassidy e Il buio nella mente di David Goodis).
Gli “eroi”, tutti di sesso maschile, privati della tradizionale, ipertrofica, capacità di analisi e pianificazione che permette la "pacifica" soluzione dei loro guai, si ritrovano in balia del destino o dipendenti, nella loro corsa verso la salvezza, dalle donne.
(2)Ingiustamente dimenticato in sede letteraria, Charles Williams ha conosciuto un discreto successo (seppure attraverso pellicole di valore mediamente piuttosto basso) al cinema: dai suoi romanzi sono infatti stati tratti una dozzina di film. Tra i più noti ricordiamo, oltre a Finalmente domenica, Ore dieci calma piatta (Philp Noyce, 1989), Il posto caldo (Dennis Hopper, 1990), Buccia di banana (Marcel Ophuls, 1963) e Il triangolo del delitto (Jean Valère, 1964).
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