M- Mick Harvey: One man’s treasure
Mick Harvey, il lato “buono”, il lato armonico dei bad seeds (costantemente in lotta con la spinta noise rappresentata, almeno fino a “nocturama”, da Blixa Bargeld”), dopo un paio di colonne sonore, e due dischi di cover di Serge Gainsburg, meravigliosamente riarrangiate ed eseguite con la complicità di Anita Lane, torna nei negozi con “one man’s treasure”, primo disco realizzato in totale solitudine.
Se dal punto di vista della performance questo disco può essere realmente considerato come il tesoro di un solo uomo, ciò non vale dal punto di vista compositivo; infatti solo due dei dodici pezzi contenuti nell’album sono stati composti da Mick Harvey ("Man Without A Home" e “Will You Surrender?”).
Gli altri dieci pezzi (cover di Lee Hazelwood, JJ Walker, Tim Buckley, Nick Cave ) riconfermano appieno il ben noto talento di Harvey come arrangiatore, performer, e cantante.
Agli amanti dei “Bad Seeds” che non avessero apprezzato i primi due dischi di Harvey si consiglia di tornare ad ascoltare un Nick Cave sempre più urlante che con Abattoir Blues / Lyre of Orpheus ha dimostrato di essere molto abile a riproporre piatte forme già trite e ritrite, e, forse, di non aver più niente da dire.
Labels: Anita Lane, Mick Harvey, Musica, Nick Cave
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